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INTERVISTA A PAOLA PAPETTI – ELITE SPORT

Ha compiuto 27 anni lo scorso 14 aprile.
Auguri Paola! Doveva essere per lei, una stagione importante. Il cambio di società, la convinzione di togliersi delle importanti soddisfazioni. Tutto questo, però, è rimandato a data da destinarsi. Ma, intanto lei è Paola Papetti, nata a Lodi e residente a Cerro al Lambro (Mi). professione rappresentante commerciale.
Raccontaci la tua storia sportiva?

Lo sport fa parte della mia vita da sempre, me la sono sempre cavata bene. Ho praticato nuoto dall’asilo fino alla terza media. Poi atletica leggera per qualche anno, senza impegnarmi molto in verità. Qualche soddisfazione a livello provinciale a regionale me la sono tolta. Un’altra passione sono i cavalli, l’equitazione non è mai stato uno sport in cui mi alleno per gareggiare, ma solo un bellissimo passatempo

E poi mountain bike. Come ti sei avvicinata a questa specialità?

Mi sono avvicinata alla mountain bike 6 anni fa grazie alla KM0 di Melegnano che ha organizzato una cicloturistica. Con loro ho iniziato a fare escursioni, qualche gara, ho attaccato le scarpe ai pedali. È stato il periodo più divertente. Poi ho conosciuto Bruno Ferrari, il mio allenatore, che mi ha portata in Merida Italia Team, dove ho cominciato ad allenarmi e a fare gare. In Merida ho imparato tantissimo, ho migliorato la tecnica e ho potuto vedere come funziona un team di un certo livello

Che emozioni ti regala la mountain bike?

Significa scaricare la tensione e le ansie, divertirmi e poter passare delle ore immersa nella natura

Il percorso che apprezzi di più?

Sicuramente quello di Rivoli Veronese. È il più divertente. Apprezzo moltissimo anche il percorso di Lugagnano Val d’Arda in provincia di Piacenza

Veniamo all’aspetto agonistico. La tua più grande soddisfazione?

Il terzo posto ai campionati italiani XCO 2017 e 2019, ed il primo posto al campionato regionale 2016 a Lugagnano

La giornata che vorresti, diciamo, mettere da parte?

Onestamente non ho grosse delusioni

Hai spazio per dire grazie a chi?

Al mio allenatore Bruno. È la persona che mi ha insegnato tutto, e che mi insegna tutt’ora. È riuscito a sfruttare la mia testardaggine e mi ha dato disciplina. È uno degli incontri più importanti e utili che abbia mai fatto

Tu corri nelle categorie amatoriali. Non ha mai pensato di fare l’élite?

Servono certe qualità che probabilmente vanno coltivate già da bambini e poi richiederebbe troppo tempo e troppi sacrifici che non sono disposta a fare

Veniamo alla tua nuova società. Com’è nato il contatto con il Lissone Mtb?

Grazie a Enrico Leva: cercavo una squadra e ho colto l’occasione

Un giudizio su quello che è hai trovato all’interno del sodalizio di patron Cusa?

Sicuramente il Lissone è una squadra molto unita e di un certo carisma nel mondo della mountain bike. Amatoriale e nel settore giovanile. Basta leggere la loro storia fatta di tanti successi

Al di là di quello che sarà il 2020 il tuo sogno nel cassetto nella mtb?

Salire di un altro gradino sul podio degli italiani XCO

Un messaggio che vuoi lanciare ai tuoi compagni di squadra.

Prima di tutto li ringrazio per la bella accoglienza in squadra e spero ci possa essere presto l’occasione per una pedalata insieme